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Quali sono le differenze tra traduzione e localizzazione

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Quando si intraprende una traduzione ci si ritrova ad affrontare numerosi problemi difficili da sciogliere, come ad esempio riportare un proverbio da una lingua a un’altra, o far capire con la lingua di destinazione espressioni idiomatiche o modi di pensare della lingua d’origine. Quando poi ci si occupa di traduzioni ad esempio inerenti siti web o tutto quanto riguarda le aziende, ci accorgiamo di trovarci di fronte a variabili che vanno oltre il passaggio da una lingua a un’altra. È per questi e altri motivi che distinguiamo, qui di seguito, tra traduzione e localizzazione.

Che cosa si intende per traduzione

Secondo dizionario, traduzione è l’attività del tradurre un testo scritto o orale da una lingua a un’altra. Tradurre ci dà l’idea del passaggio, del trasferimento, da un codice linguistico a un altro: cambiano i segni, cambia la lingua, ma il contenuto è lo stesso (o, meglio, quasi lo stesso). Uno strumento come il traduttore simultaneo on line, per i suoi evidenti limiti, rende bene l’idea di come è solitamente intesa la traduzione: conversione delle parole da una lingua a un’altra, possibile, a un livello elementare, grazie alla conoscenza della grammatica e del dizionario. Al contempo, esso ci pone dinanzi a problemi e dubbi che non può risolvere: come tradurre ad esempio i modi di dire di una lingua in maniera comprensibile ai nuovi destinatari?

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È a questo punto che il processo di traduzione si complica e sfocia in quello di localizzazione. La traduzione si ferma alla conversione grammaticale, lessicale (cioè relativo alle parole) e semantica (cioè relativo al significato), con in particolare quest’ultimo aspetto ancora troppo legato alla lingua di origine. Per andare oltre, per avvicinare ulteriormente la traduzione alla lingua del destinatario e dunque per permettergli di comprendere alcuni termini o alcuni modi di dire tipici della lingua di origine, diventa necessario il processo di localizzazione.

Che cosa si intende per localizzazione

La localizzazione è il processo di adattamento di un testo dalla lingua di origine a quella di destinazione. È un lavoro più complesso rispetto alla traduzione, in quanto tiene conto della cultura e della storia della lingua di destinazione, si propone di inserire il testo in un nuovo terreno linguistico risolvendo i problemi di intraducibilità dovuti alle differenze tra le lingue in un livello più profondo. La localizzazione, in più, tiene conto del medium utilizzato: se ad esempio si affronta la traduzione di un sito, si modificano anche le immagini o la struttura del sito per adattare il tutto al nuovo contesto.

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Che rapporto intercorre tra traduzione e localizzazione

Come abbiamo visto, traduzione e localizzazione sono due processi diversi, al punto che ci si può anche fermare alla traduzione, evitando di andare oltre. Un lavoro professionale non può prescindere dalla localizzazione, che è l’ideale completamento della traduzione, ne è il perfezionamento. La lingua di destinazione possiede delle proprie convenzioni non solo relative alla lingua, ma anche grafiche o strutturali, che nella traduzione ad esempio di un sito web non possono essere ignorate. Scegliere di limitarsi o meno alla traduzione dipende dal tipo di lavoro, ma è quasi sempre consigliabile completarla e perfezionarla con la localizzazione.